Benvenuti!
Benvenuti chiunque voi siate, qualsiasi lavoro facciate, di qualsiasi età voi siate, qualsiasi siano le vostre caratteristiche fisiche e il vostro modo di funzionare.
Semplicemente benvenuti!
Oggi do il via ad una nuova fase della mia vita con qualcosa che da sempre volevo fare. Creare un blog per fare in modo che le mie idee e passioni possano contagiare qualcuno di voi e possano trovare così una via per diffondersi.
Mi presento.
Sono Simona e sono una psicologa clinica che da più di 10 anni lavora con persone autistiche, dall'infanzia all'età adulta.
In particolare mi sono sempre di più formata sui Disturbi dello Spettro Autistico ad Alto Funzionamento e le loro peculiarità.
Lavoro mettendo in campo interventi clinici mirati, specifici e individualizzati per aiutare la persona a trovare il suo modo di vivere al mondo, attraverso l'espressione di sé e delle sue competenze. Lavoro anche con le rispettive famiglie, genitori, mariti e mogli, fratelli e sorelle, scuole e anche istituzioni.
Grazie alle persone che ho conosciuto, la formazione continua a cui partecipo o che organizzo, sono potuta crescere come professionista, ma soprattutto come persona umana e ho imparato davvero molto.
E questo molto vorrei trasmetterlo perché possiate vedere il mondo sotto una luce nuova o meglio sotto una luce multicolore creata da tutte le persone che la compongono con la loro neurodiversità.
Partiamo dal titolo del Blog.
NEURODIVERSITYKI
Il termine è l'unione di due differenti parole:
1) NEURODIVERSITY: neurodiversità, termine secondo cui lo sviluppo neurologico atipico è una normale variazione naturale del cervello umano, una forma alternativa della biologia umana, non svantaggiosa o inferiore. Solo differente. Quindi persone autistiche, iperattive, dislessiche, etc. rappresentano una normale variazione alla pari di razza, genere o sessualità.
Neurodiversità come valore aggiunto alla variabilità umana, in tutte le sue forme, caratteristiche e funzionamenti. Una variabilità che nel corso della storia umana ha da sempre contribuito al progresso stesso dell'uomo.
Se Edison non avesse visto qualcosa di differente in quel filamento e non avesse pensato in modo differente, non avrebbe dato vita alla lampadina. E potremmo fare migliaia e migliaia di esempi di come la neurodiversità è sempre stato un valore aggiunto nella nostra vita!
2) KI: termine giapponese, la cui possibile traduzione è Essenza Individuale, cioè quella peculiare caratteristica che distingue ogni persona dalle altre. Il termine è utilizzato in differenti culture: giapponese, cinese, induista e anche in occidente. In tutte il significato cardine è quel soffio vitale che da energia all'essere umano e da cui si originano tutte le competenze e caratteristiche personali.
Neurodiversityki è quindi un doppio termine che rafforza sè stesso in qualsiasi verso lo si legga.
Neurodiversità dell'essenza individuale: quindi la peculiarità insista in ognuno di noi.
Essenza individuale della neurodiversità: il valore aggiunto delle proprie caratteristiche che concorrono a creare la neurodiversità umana.
Nel mio lavoro mi sono scontrata da sempre con coloro che intendevano le persone autistiche come completamente isolate, senza emozioni, desiderose di stare sole e incapaci di stare al mondo.
La visione medicalizzante che li vede come incompleti, differenti, inferiori rispetto agli standard di normalità è quella che ancora oggi domina molti dei miei colloqui con la scuola, le famiglie e soprattutto le istituzioni.
Visione che nasce dalla sola paura di ammettere che, sotto sotto, tutti quanti siamo neurodiversi, tutti quanti abbiamo una modalità di funzionare che non si avvicina alla normalità. E che quest'ultima è solo che un'illusione.
Da oggi voglio essere anch'io portatrice di questo concetto e consentire attraverso le mie parole di poter rappresentare coloro che, perché ancora giovani, o ancora concentrati sulle ferite che la vita gli ha inferto, non riescono a dirlo con la propria voce.
Basta vedere la persona autistica come inferiore. Basta vederla solo secondo immagini preconcette. Basta essere disinformati. Basta.
Ogni persona autistica è singolare, portatrice di nuovi modi di vedere, intendere e sentire il mondo e abbiamo bisogno di incontrarla.
Tale incontro non sarà semplice. Saremo due persone che con la propria cultura peculiare dovranno trovare un modo per dialogare e intendersi.
Ma sarà emozionante e un valore aggiunto per entrambi!
E da oggi scendo e incontro tutti voi con temi, esperienze, vissuti e curiosità legate alla neurodiversità!
Al prossimo mercoledì!
A presto!!
Che meraviglia Simo! Grazie.